Solar Cooling Assorbimento

Gli impianti di solar cooling più comunemente installati in Italia sono realizzati con macchine ad assorbimento con fluido di processo una soluzione acquosa di bromuro di litio. Queste sono macchine che consentono di produrre acqua refrigerata a partire da fonti di calore a temperatura di poco inferiore ai cento gradi centigradi, di fatto in linea con le prestazioni energetiche dei collettori solari sottovuoto.

Le macchine ad assorbimento disponibili ed affidabili sul mercato hanno taglie da quindici chilowatt di potenza frigorifera fino a qualche megawatt e pertanto la destinazione di questi impianti è per edifici di elevata cubatura o per processi industriali.

Gli assorbitori a miscela acqua – bromuro di litio sono cicli frigoriferi il cui mezzo promotore dell'evaporazione è l'acqua calda compresa tra i settanta e i novantacinque gradi centigradi prodotta dai collettori solari e accumulata in serbatoi caldi.

Il processo di evaporazione e condensazione della miscela di sali produce in uscita dalla macchina acqua refrigerata a sette gradi centigradi che poi viene stoccata momentaneamente in un accumulo freddo per poi essere mandata al pavimento/soffitto radiante o a sistemi di condizionamento tipo fan-coil.

Per ottenere acqua refrigerata le macchine ad assorbimento necessitano dello smaltimento d'energia che può essere utilizzata per produrre acqua calda, riscaldare una piscina o ceduta all'aria mediante un sistema di smaltimento.

Questo tipo d'impianto, ovviamente abbinato al chiller elettrico esistente, va ad integrare buona parte della richiesta energetica di condizionamento dell'edificio o del processo nel quale è inserito. Peculiarità di queste macchine è il funzionamento a basso consumo elettrico.

Resta di fatto la possibilità di pensare al solar cooling quale impianto globale che soddisfa anche le richieste di riscaldamento invernale e produzione di acqua calda sanitaria o di processo.